GIORGIO PASOLIni
La serata dell'artista
Le opere d’arte di Giorgio Pasolini presentate in questa esposizione esprimono il dinamismo e la costante ricerca che animano il suo lavoro: con le sue composizioni vuole ispirarsi al filone dell’arte materica, che nasce assumendo nuove conformazioni e vestendosi di giochi di luce che la trasfigurano, ma anche intraprendere un linguaggio completamente nuovo che si materializza nell’impressione che l’opera suscita al momento del suo disvelamento.
Il materiale lasciato a vista, grezzo, vuole essere significante del percorso che vede nascere e crescere l’opera in un continuo mutamento attraverso la luce, l’aria e gli agenti atmosferici.
Queste opere che siano realizzate con materie plastiche o cartacee fuoriescono dalla tela in una vitalità che non si limita alla pura forma, ma anzi si dipana in un movimento circolare atto a rappresentare graficamente la costante ricerca che muove il lavoro di Pasolini.
La sperimentazione così come la curiosità verso la resa plastica di materiali inusuali porta alla nascita di opere che si sviluppano sempre di più in forme nuove, in mutazioni di colori e giochi luminosi.
L’intento è quello di dare nuova vita alla materia, di meravigliare attraverso la rivelazione, di sperimentare con la tecnica e la resa estetica, il materiale viene dunque piegato, bruciato o lasciato esposto alle intemperie, per poi essere trattato e rielaborato in nuove composizioni che ne svelino la natura dinamica e flessibile.
Le plastiche diventano spirali e si uniscono a materiali organici e cartacei, il tutto sottoposto alla sapiente attenzione dell’artista che ne definisce le forme, seguendo nel processo creativo le modificazioni dei materiali per indirizzarle verso la forma desiderata.
I risultati sono opere uniche, in costante comunione con la luce e lo spazio, l’elaborazione degli insegnamenti dei grandi maestri, che di questi temi hanno fatto la loro ragione di vita, la loro ricerca massima, hanno assunto in Pasolini il piacere per la sperimentazione e la resa estetica di ciò che genera l’unione di casualità e ingegno.
Ogni ciclo delle sue opere è un tassello che concretizza un principio plastico e ne suggerisce uno nuovo, come la spirale, elemento cardine che si ripete nelle opere degli ultimi anni, e che simboleggia la costante mutazione del significato ultimo a cui queste opere tendono.
È la ricerca che anima l’artista nel suo profondo, e che lo porta a includere la sua stessa storia, attraverso i propri cataloghi, nelle opere come a voler posticipare una conclusione a favore di nuovi inizi e suggestioni future.
La mostra vuole offrire un luogo di incontro tra queste, l’artista e lo spazio che si trasfigura in funzione di esse, una comunione di spiriti affini, che ci auguriamo favoriscano nello spettatore la piacevolezza di una riflessione sulle suggestioni espresse dalle composizioni materiche di Giorgio Pasolini.
Dott.ssa Laura Macetti