La pittura di Pasolini si presenta carica di vita e sensualità. L’essere in sintonia col mondo e il percepirne l’anima mettono questo artista nelle condizioni di poter esprimere, senza incertezze, la dimensione che segna il confine tra tangibile e il vissuto.
Cromie pacate, ma intense e suggestive, rimandano a sensazioni di benessere in cui luoghi, movimenti, sentimenti, esseri animati, parole, di immagini oniriche, pensieri trovano il modo di definirsi e di rappresentarsi.
La tela è ricettacolo dell’esperienza umana e acquista una sua autonomia espressiva e comunicativa.
Arte come comunicazione di ogni movimento del visibile e del non visibile per definire scambi e intuizioni.
E il tracciato dell’artista diventa interpretabile da tutti coloro i quali sono disposti a ripudiare razionalità e percorsi logici che necessariamente tendono a imprigionare in gabbie concettuali anche la profondità e la totalità del sentire.
Ritrovarsi nelle opere di Pasolini è pensare in termini sensoriali. E’ il superamento dei tratti informali della realtà, è l’ingresso nel gioco della vita, a volte amaro, ma spesso eccitante se possibile coglierne gli umori.
Attraverso la stesura della materia cromatica Pasolini realizza lo spessore vitale e crea atmosfere rarefatte, capaci di definire l’essenza di un attimo vissuto o di un frammento di paesaggio.
Mirella Bernini “La nuova luce di Giorgio Pasolini” Calcio (BG) 1997