<<PUNGENTE>> Giorgio Pasolini è vero che è tutto fuorché ordinario. È da solo capace di impugnare problematiche e magie dell’arte, risvegliando dei sentimenti sopiti dell’individuo moderno, sempre più fagocitato dalla forza negativa che sembra dominare il mondo. Pasolini è un artista che parte dalla tradizione ma le sue opere sono il frutto di una ricerca incessante. Dopo una fase informale, arriva all’opera d’arte che, di fatto, non è ascrivibile ad alcuna categoria linguistica.
Giorgio Pasolini è un “ircocervo”, un artista che non ammettere la retorica e che non ripete frasi vacue o banali.
L’importanza di questo artefice e del suo lavoro è sotto i nostri occhi ed è ben spiegabile per la sua novità e il gusto desueto e meraviglioso. Attraverso l’esaltazione del materiale trattato; che diventa “anima e mente” , riesce a condurci lontano da formule inconcludenti, ripetitive e ottuse, diventando strabiliante e misterioso.
Nelle sue opere sembrano celarsi presenze incantate, solennità e ritualità, un lavoro non antico non moderno ma semplicemente vero. In questi spazi in questa armonia infinita Pasolini sembra indicare nuovi sviluppi, nuove palingenesi, nuove speranze per il futuro, riuscendo sia tecnicamente che idealmente a rifuggire dal più grande problema del mondo moderno; cioè l’ossessione della banalità.
Pasolini appartiene a quel gruppo di artisti che amano “un’estetica” dinamica, sempre in movimento quindi inevitabile. Ebbene la sua “forza” sta proprio nella sua inevitabilita’. (tratto da video) ANDREA DIPRE
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