Giorgio Pasolini nasce a Bergamo nel 1958, dove inizia a coltivare la sua passione per l’arte attraverso lo studio e l’affinità delle tecniche. Per diversi anni sperimenta la tecnica figurativa, raggiungendo ottimi risultati, tanto da inaugurare la prima mostra personale alla Galleria “L’INCONTRO” di Chiari (Brescia). 

Negli anni Novanta, attraverso nuovi studi e ricerche, acquisisce una più chiara “visione” di sé: nascono così le prime sintesi di paesaggio e le stratificazioni informali. 
Nei primi anni del nuovo millennio sperimenta una nuova tecnica: una serie di bassorilievi retroilluminati dove la luce giunge all’osservatore attraverso schegge di plastica e cristalli colorati. “Queste nuove creazioni, tanto intense quanto enigmatiche, costituiscono punto d’arrivo, consapevolezza di una raggiunta maturità espressiva.” (F. Bianchi). 
L’artista vive e lavora nella bergamasca dove prosegue, giorno dopo giorno, la sua ricerca. 
Abbiamo avvicinato l’artista e gli abbiamo chiesto: COME È QUANDO NASCE IL SUO PERCORSO ARTISTICO?
” Ricordo che da piccolo ero molto attratto dal disegno e dal colore, mia madre mi spronava, forse aveva intuito le mie potenzialità. Ricordo di aver disegnato un pistolero (amavo molto quel genere di film) almeno un centinaio di volte. Iniziavo dal grande cappello per arrivare agli speroni, lo sguardo cattivo e le braccia larghe pronte al duello, senza sapere che mi stavo preparando ad affrontare il mondo.  
Attratto dalla carta lucida e dal suo odore ho sempre dato poca importanza alle parole mentre molta alle immagini”…….

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